Nella data unica di domenica 19 dicembre 2021 è in scena presso il Teatro degli Audaci di Roma il primo one man show targato Mario Biondino: “Uno tantum” interpretato, diretto e scritto dall’attore e regista romano su soggetti dello stesso e di Massimiliano Palombi.
Biondino, classe 1989, ha abituato i suoi affezionati a spettacoli in cui la componente più pop e demenziale viene coniugandosi ad una riflessione colta, cinica ed a tratti pessimistica dell’esistenza e dello stesso mestiere di artista: oggetto della sua indagine è stata stavolta la pandemia, anzi gli effetti di questa sulla psicologia singolare e sociale dei rapporti umani.
Formano lo spettacolo cinque atti brevi ispirati a situazioni tratte dalla vita di tutti i giorni ed esasperate fino al punto di paradosso: un affresco di pulsioni d’amore e distruzione che è anche un percorso che permette a quelle pulsioni e paure figlie della distanza (umana, lavorativa, sessuale) forzata, con cui tutti quanti abbiamo dovuto fare i conti negli ultimi due anni, di riemergere senza freni e venire così derise ed esorcizzate.
L’attore, di volta in volta un personaggio diverso, è un marito che per punire se stesso tradisce la moglie (“Amoreamaro”); un sacerdote che per aiutare un suo fedele rinchiuso in carcere finisce col farlo cadere ancora più in basso (“Un dramma chiamato Desiderio”); una bambina che odia i propri genitori (“Acca” 1 e 2); un attore impazzito per non esser più riuscito ad andare sul palco (“Intervista con la scoria”).
«Uno spettacolo cinico ed esilarante – racconta l’autore – in cui ad essere “uno tantum” non è solo l’attore in scena, che da singolo isterico e narciso si frantuma e si rifrange, si cerca e si raccapriccia, bensì lo stesso evento della pandemia e questo è un augurio, di più: una speranza per il futuro».